C'è molta confusione su cosa sia realmente il TEA PARTY, e sugli ideali che stanno alla base di questo movimento. Fare un quadro di cosa sia il Tea Party è complicato perché i suoi stessi membri sono spesso in disaccordo tra di loro.Tuttavia e ciò nonostante, il Tea Party è il più energetico e vistoso fenomeno politico dell'ultimo anno negli Stati Uniti. Durerà? Non durerà? è presto per dirlo, quello che è certo è che al momento non pare dare alcun segno di cedimento. Anzi.
Ma cosa è il Tea Party ?
Parte di esso è puro patriottismo. Ha un legame molto stretto col Partito Repubblicano, il suo canale televisivo di riferimento è infatti Fox News. Il suo motto è "less taxes, less government, more freedom" (meno tasse, meno governo, più libertà). Che è anche il motto dei Repubblicani, da almeno 25 anni. Il Tea Party tuttavia, non è soltanto questo. La giornalista del NYTimes Kate Zernike ha raccolto un buon numero di interviste a Tea Partiers (come li chiamano negli Stati Uniti) in un libro dal titolo emblematico: 'Boiling Mad, Inside Tea Party America', che potremmo tradurre con 'Furibondi, dentro al Tea Party America'. Ciò che emerge è che i membri del Tea Party sono cittadini disgustati sia dal partito Repubblicano che da quello Democratico; sono cittadini fuori di sè dalla rabbia per il gigantesco "bailout" versato a Wall Street nel 2008 e sostengono che l'unico modo per combattere il deficit della Nazione, sia quello di tagliare i costi del governo, senza per questo alzare le tasse ai cittadini. Ciò che accomuna tutti i Tea Partiers è la convinzione che coloro che sono al potere siano dei corrotti. Ritengono inoltre che la Costituzione sia stata distorta nel suo significato originario, quello inteso dai fondatori- per mano di giudici liberali, accademici e del mondo politico in generale.
Gli intervistati da Zernike sono raramente bigotti o razzisti, detestano però l'immigrazione, terrorizzati dalla prospettiva che in America i bianchi possano rimanere una minoranza. Il loro slogan è : "Riprendiamoci il nostro Paese" - non si capisce bene però da chi se lo debbano riprendere. Sul discorso legato alla Costituzione la storica Jill Lepore nel suo 'The White of Their Eyes' (vedi due post più giù) specifica che gli architetti della Costituzione non concordarono mai sul suo significato. Lepore sostiene che la Costituzione fu un compromesso, presentava enormi omissioni: il fallimento nel definire 'cittadinanza', una mancata chiara definizione di suffragio, non affrontava peraltro, molte delle problematiche relative agli African-Americans e ai Nativi Americani. Movimenti di rivolta come il Tea Party sono esistiti anche in passato, anche durante la Grande Depressione nacquero organizzazioni che combattevano lo strapotere dei banchieri e la concentrazione della ricchezza. Gli Americani hanno ragione ad essere arrabbiati, la cosa non sorprende. L'irresponsabilità e l'avidità del mondo finanziario - principali fattori scatenanti la crisi- hanno messo in ginocchio l'intera popolazione, e fatto più danno che non le tasse o il deficit. La corruzione del Congresso così come della maggioranza di governo ha disilluso gran parte degli elettori. I membri del Tea Party hanno ragione ad essere arrabbiati. Ma ciò per cui combattono: tasse, deficit. immigrazione e presunte violazioni della Costituzione - non sono forse battaglie minori, rispetto alle problematiche che oggi affliggono gli Stati Uniti d'America?
Ma cosa è il Tea Party ?
Parte di esso è puro patriottismo. Ha un legame molto stretto col Partito Repubblicano, il suo canale televisivo di riferimento è infatti Fox News. Il suo motto è "less taxes, less government, more freedom" (meno tasse, meno governo, più libertà). Che è anche il motto dei Repubblicani, da almeno 25 anni. Il Tea Party tuttavia, non è soltanto questo. La giornalista del NYTimes Kate Zernike ha raccolto un buon numero di interviste a Tea Partiers (come li chiamano negli Stati Uniti) in un libro dal titolo emblematico: 'Boiling Mad, Inside Tea Party America', che potremmo tradurre con 'Furibondi, dentro al Tea Party America'. Ciò che emerge è che i membri del Tea Party sono cittadini disgustati sia dal partito Repubblicano che da quello Democratico; sono cittadini fuori di sè dalla rabbia per il gigantesco "bailout" versato a Wall Street nel 2008 e sostengono che l'unico modo per combattere il deficit della Nazione, sia quello di tagliare i costi del governo, senza per questo alzare le tasse ai cittadini. Ciò che accomuna tutti i Tea Partiers è la convinzione che coloro che sono al potere siano dei corrotti. Ritengono inoltre che la Costituzione sia stata distorta nel suo significato originario, quello inteso dai fondatori- per mano di giudici liberali, accademici e del mondo politico in generale.
Gli intervistati da Zernike sono raramente bigotti o razzisti, detestano però l'immigrazione, terrorizzati dalla prospettiva che in America i bianchi possano rimanere una minoranza. Il loro slogan è : "Riprendiamoci il nostro Paese" - non si capisce bene però da chi se lo debbano riprendere. Sul discorso legato alla Costituzione la storica Jill Lepore nel suo 'The White of Their Eyes' (vedi due post più giù) specifica che gli architetti della Costituzione non concordarono mai sul suo significato. Lepore sostiene che la Costituzione fu un compromesso, presentava enormi omissioni: il fallimento nel definire 'cittadinanza', una mancata chiara definizione di suffragio, non affrontava peraltro, molte delle problematiche relative agli African-Americans e ai Nativi Americani. Movimenti di rivolta come il Tea Party sono esistiti anche in passato, anche durante la Grande Depressione nacquero organizzazioni che combattevano lo strapotere dei banchieri e la concentrazione della ricchezza. Gli Americani hanno ragione ad essere arrabbiati, la cosa non sorprende. L'irresponsabilità e l'avidità del mondo finanziario - principali fattori scatenanti la crisi- hanno messo in ginocchio l'intera popolazione, e fatto più danno che non le tasse o il deficit. La corruzione del Congresso così come della maggioranza di governo ha disilluso gran parte degli elettori. I membri del Tea Party hanno ragione ad essere arrabbiati. Ma ciò per cui combattono: tasse, deficit. immigrazione e presunte violazioni della Costituzione - non sono forse battaglie minori, rispetto alle problematiche che oggi affliggono gli Stati Uniti d'America?
2 comments:
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Jesse
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