La mia ratio scrittura- cazzeggio ha un rapporto pari uno a sette.
In pratica per ogni otto ore di scrittura c'è solamente un'ora produttiva- di lavoro effettivo. Le altre sette ore sono di diciamo "preparazione" alla scrittura e includono il vagare per casa senza meta né sosta, fare la raccolta differenziata di carta e cartone, leggere ogni contenuto extra di qualsiavoglia cd o dvd mi capiti sotto mano nonché le note a piè di pagina del New Yorker. Guardarmi su Youtube neonati che ballano "Single Ladies" (a proposito, questo è in assoluto il mio preferito) e molto importante organizzare snacks e biscottini per quando arriverà il momento di scrivere. Questo quando scrivo a casa, sdraiata sul mio divano (vedi questo post).
Quando vado a scrivere al mio cafè la cosa funziona diversamente. Questi i passaggi: arrivo al cafè, ordino un thè, trovo il mio tavolino e apro il MacBook, individuo la presa della corrente, controllo e rispondo ad alcune emails, sorseggio il thè, mi rendo conto di aver fame e di aver voglia di cookies, ordino i cookies, controllo gli iPad su ebay- perché non riesco a mettermi a scrivere mentre mangio i cookies, apro quindi una pagina bianca su Pages, scrivo il titolo, mi rendo conto che il mio thè è diventato freddo e che ho bisogno di un'aggiunta di acqua bollente, controllo su Wikipedia qualche fatto o data esco a parlare al telefono con mia mamma, quindi rientro per poi scrivere qualcosa, facendo una pausa per controllare se qualcuno ha upload-ato qualcosa di interessante su tumblr o twitter, rapida ricerca di ogni singolo blog che leggo, ho mai letto o pensato di leggere, altra controllatina a tumblr per poi scrivere, infine, qualcos'altro.
In pratica per ogni otto ore di scrittura c'è solamente un'ora produttiva- di lavoro effettivo. Le altre sette ore sono di diciamo "preparazione" alla scrittura e includono il vagare per casa senza meta né sosta, fare la raccolta differenziata di carta e cartone, leggere ogni contenuto extra di qualsiavoglia cd o dvd mi capiti sotto mano nonché le note a piè di pagina del New Yorker. Guardarmi su Youtube neonati che ballano "Single Ladies" (a proposito, questo è in assoluto il mio preferito) e molto importante organizzare snacks e biscottini per quando arriverà il momento di scrivere. Questo quando scrivo a casa, sdraiata sul mio divano (vedi questo post).
Quando vado a scrivere al mio cafè la cosa funziona diversamente. Questi i passaggi: arrivo al cafè, ordino un thè, trovo il mio tavolino e apro il MacBook, individuo la presa della corrente, controllo e rispondo ad alcune emails, sorseggio il thè, mi rendo conto di aver fame e di aver voglia di cookies, ordino i cookies, controllo gli iPad su ebay- perché non riesco a mettermi a scrivere mentre mangio i cookies, apro quindi una pagina bianca su Pages, scrivo il titolo, mi rendo conto che il mio thè è diventato freddo e che ho bisogno di un'aggiunta di acqua bollente, controllo su Wikipedia qualche fatto o data esco a parlare al telefono con mia mamma, quindi rientro per poi scrivere qualcosa, facendo una pausa per controllare se qualcuno ha upload-ato qualcosa di interessante su tumblr o twitter, rapida ricerca di ogni singolo blog che leggo, ho mai letto o pensato di leggere, altra controllatina a tumblr per poi scrivere, infine, qualcos'altro.
1 comment:
Io ho un metodo molto simile di distrarmi quando studio. Sono capitata sul tuo blog per caso. Sei un mito!
Post a Comment