Thursday, October 14, 2010

Tea Party, una religione?

"Ho motivo di ritenere che il Tea Party affondi le proprie radici nella battaglia sul Bicentenario: quella in cui nessuno riusciva a concordare sulla storia da raccontare ai posteri, la storia del passato indisciplinato di questa nazione"- Jill Lepore
Gli americani hanno sempre usato il passato per fini politici.
Le Unions rivendicano la Rivoluzione- così come fece la Confederazione. I leader dei diritti civili si dichiarano i veri figli della libertà - così come fecero i segregazionisti del Sud


Questo libro "The white of their eyes" di Jill Lepore - storica di Harvard e scrittrice newyorkese - racconta della lotta secolare sul significato dell'istituzione della Nazione, compresa la battaglia condotta dal Tea Party, Glenn Beck, Sarah Palin, e i cristiani evangelici a "Riprendersi l' America". Lo fa con uno sguardo ironico e divertito su come l'estrema destra "si racconta" la storia americana.
 Da quel "Rant heard round the world"che ha lanciato il Tea Party, all'adozione da parte della direzione della Texas School di un manuale di sociologia che insegna che gli Stati Uniti sono nati come una nazione cristiana. Lo fa ricostruendo la realtà, quella vera, sulla lotta del XVIII secolo per l'indipendenza. L'autrice ripercorre la storia dell'estrema destra reazionaria dalle sue radici fino al bicentenario del 1970 - quando nessuno riusciva a trovare un accordo su quello che la storia di una nazione divisa avrebbe dovuto raccontare dei suoi inizi "indisciplinati". Dietro la Rivoluzione del Tea Party, sostiene l'autrice, c'è il desiderio nostalgico di un immaginario passato -  turbato da ambiguità, conflitti e incertezza, la nostalgia per un'America che in realtà però, non c'è mai stata. Un'America che non è mai esistita.

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