Tuesday, February 1, 2011

New York City, Spazzatura & Co.

Questa è Williamsburg, Brooklyn, martedì 1° Febbraio 2011 ore 4.35 pm. Quella nella foto è la strada che costeggia il palazzo di casa mia. I sacchi di immondizia si continuano ad ammonticchiare gli uni sugli altri da quasi dieci giorni. 


Stesso spettacolo all' angolo opposto della strada, all'estremità dell'isolato di fronte e a quello di spalle. Stessa cosa percorrendo il blocco dopo, e medesimo scenario anche su Bedford Avenue, la strada principale. Veramente incantevole. Fortuna che continua a fare un freddo maledetto, oggi sono 20°F,  -6.6° C (in realtà sembrano -20° col vento che tira). Il gelo, se non altro, nasconde la puzza di spazzatura e la neve ricopre i sacconi di plastica nera.


Siccome nevica tanto e spesso, il comune di New York City sta spendendo un sacco di soldi per sgombrare la neve dalle strade, più di quanto preventivato. Quindi ha fatto sapere che si dovranno fare altri tagli. Mi sorge il dubbio che stiano tagliando sulla rimozione della spazzatura. Dopo la bufera di Natale, muraglie di immondizia hanno adornato i marciapiedi per quasi 3 settimane: c'erano i ratti dappertutto, e i gatti che rincorrevano i ratti. Più che altro igienico. Comprensibilmente eravamo tutti arrabbiati. Era poco più di un mese fa. Oggi siamo punto e a capo. Grazie Bloomberg. Nyc come Napoli.


Poi c'è chi come Justin Gignac, la spazzatura la raccoglie e la rivende. Facendola pagare anche 50 bigliettoni. Laureato alla New York School of Visual Arts, dal 2002 Justin raccoglie per le strade di Manhattan abbonamenti della metro, bicchieri di cartone, biglietti per Broadway, frammenti di giornale e altra spazzatura newyorkese, che sistema accuratamente in cubetti di plastica, su cui annota in Helvetica: data, numero e contenuto. "Sono perfetti per chi vuole portare un pezzetto di New York City sempre con sé. Questa idea è nata per una discussione che ho avuto con un mio collega. Lui sosteneva che il design del packaging non è poi così importante. Ho pensato che l'unico modo per dimostrargli che aveva torto era creare un packaging appealing per qualcosa che nessun sano di mente avrebbe pensato di comprare, spazzatura." E Justin Gignac, di cubetti di immondizia newyorkese ne ha venduti più di 1.000. Per qualche motivo trovo questa storia davvero affascinante....Ahhh... recycling!

No comments: